Come controllare la temperatura della piscina

Come controllare la temperatura della piscina

La piscina in casa è un vezzo, ma visto che ci sono persone (fortuna loro) che possono permettersela, è pure giusto capire come poter controllare la temperatura della piscina: a tal proposito però, è bene chiarire di che tipo di piscina si tratta, o per meglio dire a quale tipologia di attività è adibita, oltreché dove sia collocata (all’esterno o all’interno), perché sussistono differenze proprio in base a questi fattori.

Si pensi, a tal proposito che, al di là della percezione soggettiva, e quindi della maggiore o minore sensazione che si vuole percepire, i parametri stabiliscono che in una piscina agonistica la temperatura dovrebbe essere compresa tra 22 e 24 gradi, in una piscina adibita a svago invece ci si dovrebbe attestare tra i 24 e i 28, la temperatura di una piscina per bambini sale a 28-30, e pure nelle piscine a uso terapeutico si raggiungono i 30 gradi.
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Le diverse tipologie di pompe di calore elettriche

Le diverse tipologie di pompe di calore elettriche

Se vogliamo assicurarci un ambiente domestico caldo d’inverno e fresco d’estate, garantirci l’acqua calda sanitaria, e in più risparmiare energia (e quindi anche denaro) e ridurre le emissioni inquinanti (impiegando energia rinnovabile), sarebbe opportuno dotarsi di una pompa di calore elettrica, anche perché in Italia esistono le condizioni climatiche ideali per il loro utilizzo, visto che le temperature medie consentono efficienze molto elevate.
Anche se alimentate da elettricità o gas, la pompa di calore elettrica utilizza di fatto energia rinnovabile, perché trasferiscono il calore da una sorgente esterna all’ambiente da climatizzare o all’acqua da riscaldare: le pompe aria-aria e le pompe aria-acqua lo prelevano dall’aria esterna, mentre le pompe acqua-acqua e le pompe terreno-acqua lo prelevano dall’acqua o dal terreno, per mezzo di una sonda geotermica. Le prime due sono le più semplici da installare, ma la loro efficienza dipende dalla temperatura dell’aria esterna: sotto ai 5-7 °C le prestazioni calano notevolmente, con consumi maggiori, per cui sono sconsigliate per le fasce climatiche più fredde. Le pompe acqua-acqua hanno prestazioni migliori, perché prelevano da una sorgente a temperatura più stabile, ma sono più complesse e costose da installare (il 15-30% in più) perché bisogna scavare un pozzo. In generale le pompe di calore elettriche sono economicamente più vantaggiose di quelle a gas.
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Pompe di calore ad alta temperatura

Pompe di calore ad alta temperatura

La diffusione di sistemi di riscaldamento a termosifone, che richiedono tipicamente temperature sopra i 60°, non ha mai posto il problema della produzione di acqua calda sanitaria, che generalmente viene fornita dalla stessa caldaia che opera per il riscaldamento. Diversamente le pompe di calore sono sempre state utilizzate con impianti a bassa temperatura: il loro abbinamento naturale è infatti con i sistemi radianti, che lavorano tipicamente a 30/35°, o al massimo con i fancoil a 40/45° (link all’articolo fancoil).

L’utilizzo sempre più frequente delle pompe di calore per il riscaldamento radiante porta a chiedersi come produrre l’acqua calda sanitaria senza dover installare anche una caldaia.

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L’ unità motocondensante

L’ unità motocondensante

Uno dei problemi principali quando si decide di acquistare e installare un impianto di condizionamento è la giusta allocazione di tutte le sue parti. Questa scelta riguarda spesso esigenze di natura estetica, decoro degli esterni e non ultimo la necessità di ridurre gli ingombri interni.

In particolare, di grande difficoltà potrebbe divenire la collocazione dell’unità motocondensante.

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MONOSPLIT E MULTISPLIT

MONOSPLIT E MULTISPLIT

Dici climatizzazione della casa e ti si apre praticamente un mondo, nel quale è assai facile perdersi, anche in ragione della proliferazione di tecnologie, sempre nuove e per questo sempre immediatamente obsolescenti!

Le odierne abitazioni possono essere riscaldate e raffrescate in modi davvero molteplici, e tra loro anche molto diversi: quelli più attenti e rispettosi dell’ambiente potranno optare per un impianto geotermico (link all’articolo omonimo), per dei mattoni di vetro fotovoltaico (link all’articolo omonimo), per dei sistemi radianti (a soffitto-link all’articolo omonimo-, a pavimento-link all’articolo omonimo- o a battiscopa), su su via fino alle stufe a pellet, alle pompe di calore elettriche (link all’articolo omonimo), o a dei sistemi di riscaldamento a bassa temperatura come il sistema di radiatori svedesi (link all’articolo omonimo), un sistema centralizzato (link all’articolo omonimo), o anche un condizionatore split.

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Mattoni di vetro fotovoltaici per la smart city del futuro

Mattoni di vetro fotovoltaici per la smart city del futuro

Mattoni di vetro fotovoltaici per la smart city del futuro” titola il nostro approfondimento, ma partiamo subito dal chiarire cosa si intende per “smart city”: la traduzione letterale è città intelligente, la cifra innovativa è costituita dalla partecipazione attiva dei cittadini nel processo di progettazione.

Sei i parametri da rispettare affinché una città possa dirsi tale: Smart Economy, Smart Mobility, Smart Environment, Smart People, Smart Living e Smart Governance. In definitiva, quanto più è vivibile una città, maggiore sarà il grado di smartness (competitività, creatività) dei cittadini che la abitano, e conseguentemente dello sviluppo della città stessa.

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